martedì 26 marzo 2013

ESPERITA - ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA - 10

PARTE 2, CAPITOLO 1, PARAGRAFO 1

Lisbona, 29 ottobre 2012

1:
Credere che io sia il solo essere vivente guarito attraverso un percorso terapico non ortodosso non è solo sbagliato, è da cretini.
Sono stato cretino anche io per un breve periodo. Poi mi sono guardato intorno.
Ho scoperto una fauna boschiva la quale continuamente s'ammala e guarisce senza comperare nulla in farmacia. E indigeni umani che allo stesso modo si ammalano e sopravvivono negli angoli remoti della Terra. E altri casi clinici risolti miracolosamente dalla medicina alternativa, persino alle stesse mie latitudini. Questo ho scoperto.
E ho ragionato su ciò che è in sé la medicina alternativa.
… Cos'è … ?
Per definizione, quella che ti viene negata.
Infatti, dato che la medicina è ufficiale in uno Stato se in quello Stato è riconosciuta, e dato che lo Stato è l'insieme di risorse presenti su un territorio e poste sotto la giurisdizione, il controllo e la protezione di un esercito, mi sento di poter dire che tutto quanto è ufficiale e riconosciuto in uno Stato è parte di un Sistema, e in quanto tale, pasce necessariamente in separazione e scontro con ogni potenziale Sistema alternativo a esso stesso. E' un fatto di selezione e sopravvivenza. Per esempio, da un altro punto di vista, potrei dire che lo Stato è un insieme di risorse su un territorio, sfruttate da una potenza armata che estorce consenso e mantenimento. Questa visione è negata da ogni Sistema vincente e istituzionalizzato. Non è la visione ufficiale e riconosciuta da nessuno Stato moderno che rifletta su se stesso. Come potrebbe esserlo? Riconoscerla, per un Sistema vincente, equivarrebbe al suicidio.
Dicevo...

Non sono l'unico caso a mia conoscenza di guarigione raggiunta mediante medicina alternativa.
E ho ragionato di medicina, alternativa e ufficiale, come capita talvolta ai malati.
Una delle critiche che viene mossa alla medicina ufficiale occidentale è che non fondi l'intervento sulla risoluzione del malanno quanto piuttosto agisca a tamponare il male, senza guarirlo. Può essere vero. Del resto potrebbe anche essere l'unico tentativo ragionevole di intervento su corpi malati, questo.
Ma anche no.
Ad esempio c'era una mia amica che si ammalò di pericardite. Infiammazione del pericardio, la membrana che avvolge il cuore. Cominciò ad accusare recidive. In sei mesi se ne fece sei, ognuna lunga una quaresima e totalmente invalidante. Dal secondo mese entrò in terapia presso un ospedale della sua zona. Indagando, dopo ulteriori quattro mesi di farmaci, con problemi inalterati se non peggiorati da esofagiti varie e avvisaglie di trombosi, la mia amica scoprì che anche i luminari più fulgidi nel campo pericarditi, in America come in Italia, adottavano con sbandierato insuccesso quella formula terapica che ella stava assumendo. Così la mia amica smise di colpo di prendere farmaci. E cambiò dieta.
Si mise a seguire una delle tante alternative negate. Anche derise e colpevolizzate, volendo. Fatto sta' che dopo aver intrapreso la dieta, la mia amica, guarì. Oddio, non è che guarì proprio dalla sera alla mattina: rimase per tanto tempo a barcamenarsi tra cibi in e cibi out subendo piccoli inconvenienti ad ogni sgarro. Ma non ebbe più recidive.
Un mio amico, invece, divenne un giorno tutto giallo. Cioè: svenne a centro strada durante un rave e si risvegliò pochi minuti dopo completamente giallo. Riuscì a non farsi portare in ospedale per miracolo.
Mi raccontò infatti che, ripresosi già lì in centro strada, implorò i suoi compagni di condurlo in una delle loro case e di farlo almeno dormire, prima di consegnarlo alle autorità mediche. Il mio amico dormì giallo a casa di un suo compagno per una settimana mangiando solo petto di pollo e bevendo acqua. Poi quando stava poco poco meglio, si procurò tramite terzi delle provviste e si fece scaricare in un prato, ai margini di una strada che si inerpicava su per la montagna. In tenda. Rimase un'altra settimana lì, esausto sfiancato e giallo. Senza poter fare altro che mangiare bere e trascinarsi dolorosamente all'aperto per pisciare e cagare.
A due settimane dall'incidente però riusciva a muoversi. Lentamente. Era ancora giallo ma stava indubbiamente migliorando. Migliorò fino a guarire, sei mesi più tardi.
Questo amico mi raccontò che aveva agito così in conseguenza di due esperienze pregresse.
Due ragazzi della sua comitiva, a distanza di pochi anni l'uno dall'altro, erano nell'ordine ed entrambi: diventati improvvisamente gialli, entrati in terapia presso centri oncologici ufficialmente riconosciuti e sovvenzionati, e deceduti prima del sesto mese di cura.
Per il mio amico fu l'input a non arrendersi alla medicina ufficiale.
Non cullava nessuna idea di cura altra. Cercava solo una alternativa alla morte chemioterapica offerta dal sistema.
In questa ottica, passando per i conflitti irrisolti degli Hammeriani, risalendo lungo l'orgone-terapia di reichiana memoria, arrivando fino ai metodi Di Bella e alle diete dei gruppi sanguigni di D'Adamo, sprofondando persino nei riti vudù... ognuna delle metodologie per combattere il male, fosse anche l'omeopatia, può essere elevata a sistema. Nessuna è probabilmente e per forza adeguata ad affrontare ogni male, e ciononostante, questo, non è un criterio determinante per ciò che sto affermando. Ossia che ciascuna di queste teorie può essere giusta e sbagliata, in maniera integrale e parziale o semplicemente individuale, e che fa morti e successi, realisticamente, come quella farmacologica che oggi da noi è la teoria medica vincente. Secondo quest'ultima il nocciolo sta nell'uccidere qualsiasi cosa compaia nel corpo e che sia estranea o evidentemente assente in un organismo asintomatico, considerato per definizione sano.
Ogni teoria può essere elevata a sistema, dunque, ma è solo la più violenta quella che ci riesce.
Ecco cosa affermo.
Come dire: se uno Stato è un Sistema di sfruttamento perpetrato ai danni di un territorio e delle sue risorse da parte di un potere armato, allora la medicina ufficiale di quello Stato è il metodo più efficace e violento di sfruttamento che il Sistema abbia sviluppato fino ad oggi su quel territorio e in quel campo.
Altrimenti, se così non fosse, lo Stato se ne fotterebbe dei divieti e lascerebbe ognuno pregarsi i santi suoi.
Anche la terapia che la dottoressa Esperita mi ha assegnato è potenzialmente molto violenta. Forse un giorno sarà elevata a sistema. Ad oggi che io sappia sono l'unico a seguirla, ma chissà, potrei essere momentaneamente nuovamente cretino...

Se non l'avete capito la terapia in questione consiste nello spuntare 21 parole da una lista. Una parola per ogni lettera dell'alfabeto italiano. Una parola per ogni cazzo di fatto che io mai, prima di conoscere Esperita, avessi personalmente sperimentato.


QUESTO E' IL LINK ALLA PARTE 1 (vi avverto, consta di tre capitoli, ossia 9 paragrafi, piu' appendice)

13 commenti:

  1. hardcore al quadrato.pugni nello stomaco. vivere dipende dalla fortuna. dove nasci, come, da chi, su quale prato ti fai portare.

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    1. hai beccato la lettera acca... :) (alla fine ci si salva a culo. basta uno che non ti ci porta su quel prato e ti scarica in pronto soccorso e sei fregato...)

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  2. (reclamo il diritto ad andarmene in santa pace!!!)
    comunque e alla fine della lunghissima lettura, già mi stavo preoccupando, perchè come dici tu ognuno non dovrebbe affidarsi ai santi suoi e lasciarsi curare come meglio crede o addirittura non curarsi affatto se non lo desidera? penso comunque che molte medicine alternative altro non sono che un altro tipo di fede, non mi sogno di condannarle, ma non mi piace neanche crederci. Ho visto molti con la paura fobica della morte e mettersi nelle mani di chiunque voglia spillare ai malati solo i soldi.

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  3. Ma la O, la S e la T le aveva già spuntate? :)

    Comunque era ora che riprendessi Esperita!

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    1. sulla O la voce narrante avra' a breve un dubbio. per la ESSE e la T c'e' tempo. Esperita vuole essere un gioco (diverso ma in certo senso come) solo24ore. a (piu' o meno) regolare scadenza temporale.

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    2. Beh direi che è un bel gioco :)

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    3. mi sa che non dura abbastanza poco :P

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  4. Più che un avvertimento, sembra quasi una minaccia :P

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  5. Indovinello: A cosa si riferisce questa frase? : "Giuro di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione"
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    A: al giuramento della Sacra Corona Unita
    B: al Giuramento di Ippocrate
    C: entrambe

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    1. quando leggo Sacra Corona Unita mi viene nostalgia di casa...

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