venerdì 15 marzo 2013

AL TAVOLO DEGLI ORCHI



Per strangolare bisogna essere ciechi. O insomma, aiuta. Perché magari da ciechi non si vede lo strangolato diventare una orrida caricatura prima di se stesso e poi dell'intero regno dei vivi, ma non vedere non basta a rendere le cose facili. La vita, ogni vita, reca in sé una insospettabile forza. Seppure lo strangolatore sia di regola più potente dello strangolato, seppure sentire il vigore vitale spegnersi sia un indiscutibile modo per rendersi conto di ciò che si sta facendo, l'atto comporta un dispendio di energie che non ci si aspetta. Alla fine ci si sente svuotati, esausti, come dopo una infinita scalata. Usare sacchetti di plastica per strangolare, o corde, lascia pressoché inalterato il debito d'ossigeno col quale ci si ritrova. Questo fa supporre che lo sfinimento di cui sto parlando non abbia una origine puramente muscolare.
Abbattere a colpi non è molto differente. A parte il famoso colpo fortunato o sfortunato (a seconda di come uno la voglia vedere), va da sé che pigliare a cazzotti fino al decesso una preda/avversario sia una attività molto faticosa. Del resto anche parecchi fortunati o sfortunati raccontano come, col cadavere dell'estinto ai loro piedi, poi si siano sentiti perdutamente sfiniti. Allo stesso modo che nello strangolamento, anche qui, non servirà, a limitare il down, servirsi di randelli, bastoni o altri strumenti di fortuna.
Pure mirare, sì, addirittura mirare, fa questo effetto. Che sia arco o fucile o pistola, colpire una preda/avversario a distanza rimane un fatto stancante, da mozzare il fiato. Mirare a una preda/avversario non è diverso in fatto di dispendio di energie dal rotolarcisi per ripe scoscese tentando di avere la meglio.
Probabilmente è vero che si compiono azioni del genere in assenza di ossigeno. Come grossi sforzi anaerobici e solo parzialmente guidati da coscienza. Quando ci ritrova in salvo, i polmoni bruciano.
E' l'effetto che fa dare la morte.
Persino tramite una siringa.
Dare la morte è una bestia, e come tale può essere più o meno domata. Con giri di parole su etica, morale, e sovrastrutture di ogni genere. Con l'imprescindibile necessità. Tant'è che cacciatori coi Suv e non, soldati, boia, pescatori, veterinari e allevatori, sopravvivono e molti di loro persino bene. Alcuni persino eccitati dall'uccidere, appassionati.
Io ritengo che certe bestie non vadano mai domate. Ritengo che certe bestie vadano cavalcate quando è necessario, col rischio d'essere disarcionati, perché domarle vorrebbe dire ammaestrarsi. Apparecchiarsi come vivanda al tavolo degli orchi.

25 commenti:

  1. e ti immagini infatti un Totò Riina rieducato, ammaestrato e una volta domato invitato alla tavola del cavaliere. eh!!!

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    1. ma Riina non era il limonatore di Andreotti? fedifrago che non e' altro... :P

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    2. ma c'è sempre il nuovo che imbandisce tavole :P

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    3. e magari poi giocano anche a strip poker...

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    4. ma i nobili non giocavano a cappa e spada? ps. ricordati che sono già domati :P

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    5. io sono ignorante in fatto di giochi da nobili... ma vada per lo strip fioretto...

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  2. Io sono il boia. Ho polli e galline felici che vivono in un grande prato, mangiano, razzolano e trombano tutto il giorno. E tuttavia ho deciso di prendermi la mia dose di karma, uccidendo personalmente gli esemplari di cui mi nutro. Per non fuggire dalle mie responsabilità, delegando ad altri di "dare la morte" al mio cibo.
    Ed è vero che è faticoso e toglie ossigeno ai polmoni. E non è vero che dà piacere, anzi.
    La domanda è: ma tu come lo sai? :P

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    1. la risposta e' ... la vita e' dura :)

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    2. ps il ruolo del boia e' uno spazio di sistema che si finisce per occupare. uccidere per mangiare e' imprescindibile. la differenza la fa la distanza che poniamo tra il necessario e l'atto per procurarcelo. tu non sei un boia, sei solo vivo.

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    3. pps l'anno prossimo anche noi avremo polli, tacchini e un paio di capre.

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    4. allora, in data 16/03/2013 davanti a me alpexex e g3rt. Si pattuisce quanto segue.
      Alpexex si impegna a : pps l'anno prossimo anche noi avremo polli, tacchini e un paio di capre". Si considera dunque valida la data entro e non oltre il 16/03/2014.
      letto confermato e sottoscritto.
      la notaia

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    5. certo. a meno che non si decida di fare gli astronauti, da grandi... :P

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    6. ok, te lo concedo, ma solo l'astronauta eh? ehehe

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    7. lo so che capisci la mia passione per i caschi: tu da grande facevi la parrucchiera...

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    8. Faccio da testimone e mi impegno a fornire, a puro titolo di piacere personale nel farlo, un gallo.

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    9. ...ti rompe i coglioni la mattina eh...? :P

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    10. ahahaha Evviva, si aggiunga un gallo in regalo al patto! lietissimi i due ricambierebbero con del buon olio di oliva taggiasca, vero alpexex? lo facciamo l'olio ve'? eheh... :)

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    11. io faccio sudore. ma mi posso impegnare a raccogliere le olive quando verra' l'autunno prossimo :)

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  3. Ogni 7/8 galline basta un gallo. Se ne hai di più, le povere galline finiscono spennate e sofferenti per la continua fuga ed il continuo sottostare. Pertanto invece di metterlo in pentola te ne faccio omaggio. Nel frattempo puoi costruire i ripari per la notte (chiudibili, mi raccomando perché altrimenti volpi e faine fanno festa).

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    1. come dico sempre quando sento parlare di prendere galline... prima costruiamo il pollaio... ;)

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    2. eih.. ciccio bello, va' che lo sbancamento l'ho iniziato eh e anche un muretto laterale! :P

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    3. poveri polli. con quel muretto non si sa se moriranno schiacciati o dal ridere... :P

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    4. attento a te ciccio bello, i miei sono polli da combattimento grrrrrrr

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    5. polli guerreschi ma bassetti...

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    6. Ha parlato il gallo bassotto ...

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