domenica 6 ottobre 2013

BREVE MA INTENSO


In tutto questo tempo ho capito qual è l'origine della guerra e che la guerra è imprescindibile. La guerra è naturale, le apparteniamo: o fai la guerra o vieni ammazzato. La scoperta fa il paio con un assunto precedente che già avevo acquisito: non esiste una convenienza assoluta, l'economia migliore si determina via via. Tradotto? Può capitare che vivere al meglio delle proprie possibilità coincida col vivere poco e di poco, e col morire presto e di ferro.
Ho anche capito una cosa facile, in tutto questo tempo: e cioè che di posti ce ne sono tanti e ciò che scarseggia invece sono le persone, il materiale umano. Quindi, dovendo cercare qualcosa: a cercare un posto c'è sempre tempo, se hai la compagnia giusta. E per trovare quella il tempo non è infinito. Resta il fatto che si vive anche da soli, senza rodersi il fegato nella ricerca di un posto che tanto cambierebbe poco o niente.
Che altro?
Ah, ho scritto un romanzo. Breve ma intenso. 
E ho arredato un ponte.

11 commenti:

  1. Non sono in grado di vivere da sola, e non dal punto di vista economico o come dici tu di convenienza assoluta. Non è neanche un compromesso e nemmeno una rinuncia alla propria individualità. Per me è una rinuncia ad un ego e soprattutto una questione sentimentale. Sono d'accordo che un luogo vale l'altro.
    Intanto bentornato :)))))

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    1. in realtà sono solo di passaggio... ma del resto chi non lo è? :P

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    2. tra un ponte e l'altro, eh :P

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  2. :-) ciao grande Kap... bello ritrovarti qui... :-)
    Hai arredato un ponte?... ma sotto o sopra?... ;-)

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    1. sotto. con un divano a mezza piazza e tre valige piene di libri.

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  3. Spero che sia un ponte vicino al mio, così ogni tanto ti rubo qualche libro. :D

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  4. perfetto, ci passerai tutto il dopocena a fare i piatti visto che noi preferiamo il salotto

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