In tutto questo tempo
ho capito qual è l'origine della guerra e che la guerra è imprescindibile. La
guerra è naturale, le apparteniamo: o fai la guerra o vieni ammazzato. La
scoperta fa il paio con un assunto precedente che già avevo acquisito: non
esiste una convenienza assoluta, l'economia migliore si determina via via.
Tradotto? Può capitare che vivere al meglio delle proprie possibilità coincida
col vivere poco e di poco, e col morire presto e di ferro.
Ho anche capito una
cosa facile, in tutto questo tempo: e cioè che di posti ce ne sono tanti e ciò
che scarseggia invece sono le persone, il materiale umano. Quindi, dovendo
cercare qualcosa: a cercare un posto c'è sempre tempo, se hai la compagnia
giusta. E per trovare quella il tempo non è infinito. Resta il fatto che si
vive anche da soli, senza rodersi il fegato nella ricerca di un posto che tanto
cambierebbe poco o niente.
Che altro?
Ah, ho scritto un
romanzo. Breve ma intenso.
E ho arredato un ponte.
Non sono in grado di vivere da sola, e non dal punto di vista economico o come dici tu di convenienza assoluta. Non è neanche un compromesso e nemmeno una rinuncia alla propria individualità. Per me è una rinuncia ad un ego e soprattutto una questione sentimentale. Sono d'accordo che un luogo vale l'altro.
RispondiEliminaIntanto bentornato :)))))
in realtà sono solo di passaggio... ma del resto chi non lo è? :P
Eliminatra un ponte e l'altro, eh :P
Elimina:-) ciao grande Kap... bello ritrovarti qui... :-)
RispondiEliminaHai arredato un ponte?... ma sotto o sopra?... ;-)
sotto. con un divano a mezza piazza e tre valige piene di libri.
Elimina....proprio come immaginavo... :-)
RispondiEliminahai un'ottima immaginazione
EliminaSpero che sia un ponte vicino al mio, così ogni tanto ti rubo qualche libro. :D
RispondiEliminae ti presento Marta e Sofia, magari. famo na cena
EliminaLa cucina è una delle mie passioni principali!
Eliminaperfetto, ci passerai tutto il dopocena a fare i piatti visto che noi preferiamo il salotto
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