giovedì 31 gennaio 2013

QUALCUNO o EIACULATIO PRECOX - (EVENTI - GENNAIO 2013)



(funerale Gallinari - gennaio 2013)




Se qualcuno ha pensato, come tanti hanno pensato, che fosse finita lì, beh a quanto pare quel qualcuno si sbagliava. Se qualcuno ha pensato che certo spirito potesse essere sepolto con palate di sentenze, sentenze di tribunali, di moralisti e maestri di etica, di strateghi dal culo di piombo che vorrebbero dettare le linee o intellettuali lanciati nell'attività di analizzare fatti storici non ancora storicizzati, beh anche quel qualcuno si sbagliava. Se qualcuno ha pensato di far dimenticare insabbiando, infangando, inquinando e indicando complotti e complottismi... ebbe', evidentemente anche questo qualcuno si sbagliava.
Qualcuno, la maggioranza, forse tutti o quasi.
Ci si compone in orrori ed errori e di questo si vive. Di questo si muore. E ci vuole tempo. Il tempo che ci vuole.

18 commenti:

  1. L'analisi dei fatti storici è difficile già quando c'è una certa distanza temporale dagli eventi, figurarsi se sia possibile, per quegli intellettuali, farla in corso d'opera o comunque da troppo vicino. Tanto più che c'è sempre la tendenza a strumentalizzare ogni fatto sulla base dei propri obiettivi, del proprio credo politico e della "verità" che si vuole imporre. Una "verità" mutevole nel tempo come mutevoli sono gli obiettivi.

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    1. forse addirittura "generabile" prima che mutevle :)

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    2. Infatti era questo il senso del mutevole al mutare degli obiettivi ;)

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    3. (ma l'hai capita? e come facevi, e' mezza censurata... :PPPP )

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    4. guarda che se ho capito quel che ho capito il grandangolo appena sei a portata di mano ... te lo metto di sicuro ... dove non te lo dico ;)

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    5. ma per una sorpresa grande... ci vuole una grande custodia! a malincuore devo cederti il posto. e' meritocrazia...

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  2. errori ed orrori? forse sì!! ho visto il film "Buongiorno notte" e ricordo di essere rimasta disgustata dai discorsi dei politici, dirai che la strumentalizzazione di quelli che contano è tale per cui non c'è niente di cui stupirsi, però quei discorsi erano peggio e colpivano allo stomaco più della prigionia e della morte di Moro. Per quanto riguarda l'analisi del fenomeno io posso dire soltanto quello che ho sentito o che ricordo di aver sentito in quegli anni. Quella lotta armata e organizzata come una guerra io la sento come una pulsione di morte di gruppo e come tale sono contraria, non è un moto che viene dal basso e che anzi abbiamo perduto, non è un gesto individuale come un attentato a un reale o a un potente. Un'organizzazione con capi e sottoposti, fosse anche giusta la causa, è per me destinata al fallimento, diventa essa stessa un'ideologia.

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    1. si, in questo non mi somigliano affatto i comunisti.

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  3. neanche a me, li penso lontani anni luce dalla libertà e l'idea che si realizzi in un secondo momento si è dimostrata sempre fallimentare perchè il potere per mantenersi deve usare la forza, la menzogna e anche autocelebrarsi.

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    1. i secondi momenti sono quelli che non arrivano mai. in ogni caso e' gente che ha dato il culo.

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    1. contro il capitalismo. e coprendosi a vicenda fino alle estreme conseguenze. mi pare gia' molto.

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  5. Io penso che non coprirsi la testa quando nevica è solo un vezzo.

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    1. non serviva. li avevano gia' fatti tutti campioni alla stazione.

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