Lessi così com'era e
non mi curai d'approfondire. D'approfittare invece sì, illegittimo naturale.
Neanche ammutinato, neanche clandestino, solo perso nelle stive di una nave. Un
animale. Un curioso animale.
Mi affrancai, forse
giusto un po', dal prendere una direzione, un ergastolo come un altro, una pena
di morte. Ma fu solo per ritrovarli sul sentiero, sotto un sasso,
all'improvviso, con la polvere che seccava la gola e sbiancava i calzoni. E nel
grano, ancora, schiene piegate trovai, e pomodori, e scorze scure di africani
curiosi.
Uno mi si avvicinò
accarezzandosi la fronte. Fino a quell'istante non m'ero accorto delle perle di
sudore gelato, e nemmeno dell'estate, come se non fosse caldo.
Ci muovevamo e poco in
un Getsemani all'odore di cipolla, col campanello che suonava, e il capo che
imprecava, e un'epoca indefinibile a farci da sconforto assistito, da cornice.
Così guardai il mio vicino di catena, aveva gli occhi gialli. E guardai il mio
braccio, per sincerarmi del colore. Non era bruno, ma rosso sì. Non capii
subito se si trattasse di derma arrostito, sangue o residuo di un tuffo nel
lago d' ocre.
Così feci correre le
pupille come rondini tra le nuvole e mi illusi di poter confermare la libertà,
rassicurandomi con una vecchia teoria, con una vecchia maestria, con la perizia
di un antico scalpello, un Michelangelo, gabbia di marmo e anima estratta
dall'universo. La possibilità, anche nelle segrete, di non restare fermo.
Ma si raccontano bugie,
o verità vere solo pochi istanti, mai testate, mai provate. Quando Satana
cadde, per lui fu un volo come un altro, almeno finché per il genere dei
reietti non divenne il totem piantato dentro al ghiaccio. Almeno finché non
l'imboccarono con tre traditori, a condividere la condanna. Ne hai da
volare rondine, tra mille sguardi incrociati, tra centinaia di schioppetti
divertiti o affamati fieri di far plotone al fine settimana!,
pensai.
Eppure, la situazione,
non mi era ancora chiara.
Ovunque ci sia uniformità,
lì è il nemico. Gli esseri umani s'accostano, pare, solo per sopravvivere ai
danni di altri esseri. Solo per marchiare carne, marcare territorio, per farsi
scudo dichiarando un altro bandito.
Si accostano per paura. E si serrano le fila per evitare che qualcuno fuoriesca o altri non desiderati possano far breccia.
RispondiEliminaL'uniformità rende meno pericolosi e permette a chi controlla di aver lavoro più facile.
la mgente? piu' fottere che godere. giungeva a questo una mia riflessione di oltre 15 anni fa.
EliminaSei vecchio eh
Eliminae puzzo pure.
Eliminae non di stantio ...
Eliminaio non capisco invece chi si accosta a un capo per far lo spione e denunciando le malefatte altrui!...
RispondiEliminae ti guadagnerai il pomodoro col sudore della fronte!! pensa alla manna che cadeva dal cielo nell'<olimpo e senza sudare proprio!
si vede che quando dal cielo non piove manna... si rimedia con la delazione.
Eliminagli esseri umani s'accoppiano, s'accoppano, oppure si dicono "Salve" per mantenere le distanze.
RispondiEliminasse... DICONO "salve", ma tirano piombo! :P
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