Da come la vede il
ragazzo grassoccio coi baffi e il pizzetto, via Nizza è l'Isonzo. E lui è un
cane sciolto. Ci passa le ore e anche i giorni dall'inizio di febbraio, in
mezzo ai tassisti.
Di fronte ha san
Salvario, il quartiere riqualificato. Una volta, quando ci viveva, c'era
traffico di droga e puttane. Adesso restano quelle in esterna e il sommerso, ma
pare che ogni abitante si sia aperto un locale. Ricorda un po' san Lorenzo dei
tempi andati, dei primi 90, Roma e le sue lunghissime serate primavera/estate.
Alle finestre di san Salvario invece la gente non ha appeso le insegne del
proprio locale, non sono diventati tutti imprenditori quelli del rione. Alle
finestre la gente ha appeso bandiere arancio con sopra scritte bianche. Alcune
fanno “dormire per lavorare” altre semplicemente “vogliamo dormire”. La riqualificazione
del quartiere s'è portata via il silenzio. E in fondo Torino rinasce prima di
tutto come città dormitorio. Insomma a quelli che hanno un lavoro o una più
semplice nevrastenia, dei localucci aperti fino alle tre di notte importa poco,
importa niente, importa al limite che chiudano. E che chiudano anche i Murazzi,
importa, e chi se ne frega se stanno lontano, sul Valentino o quasi. Nessuno
faceva scontrini lì sotto, stai a vedere che c'è chi lavora e chi lo deve
pigliare in culo? Pigliamolo tutti in culo, mi sembra meglio. Il ragazzo
grassoccio ce l'ha un po', la faccia. La faccia di quello col palo a due
millimetri dall'ano. Poggia uno zaino nero sul marciapiede, si china, tira
fuori un tubo metallico e un cavalletto, poi si volta e si abbassa a trafficare
sull'asfalto, tra due macchine parcheggiate in controviale. Si stende a terra,
accosta l'occhio al tubo che inclina, sembra mirare.
E' da inizio febbraio
che ci pensa, e si fa il quadro della situazione. Torino non è Napoli,
sente dire a qualcuno. Si gira un secondo. Un tale capellone smunto guarda un
mendicante e parla come sovrappensiero. Il ragazzo grassoccio con i baffi e il
pizzetto lo soppesa ancora un attimo poi torna al lavoro. Massì che non
è Napoli, mormora, questa è Torino, anche se poco fa pensava a Genova
guardando un balcone al terzo piano del palazzo di fronte.
Nel 2004 passò da
Genova insieme a tre amici. Si fermarono davanti a un'area di servizio. Sulle
pompe della benzina stavano issate tre bandiere. Una del Genoa, una della
Sampdoria e una della pace. Fu la prima volta che diede fuoco a un posto.
Le scuse servono quando
servono, e da quel giorno gli servirono sempre di meno. E le occasioni, anche
quelle, cominciò a crearsele con una certa abilità.
Insomma il ragazzo con
lo sguardo fisso al palazzo di fronte inclina ancora il tubo di metallo che
aveva poco fa nel borsone. Nello zaino, meglio dire, lo stesso che ora giace
alle sue spalle. Sul balcone che sembra puntare sporgono due bandiere. Una è
del comitato dei vicini che protestano perché dormire per lavorare è una
necessità oltre che un diritto, l'altra è un tricolore.
Il ragazzo grassoccio è
pronto. Sul fronte del fiume, dal lato proprio dell'Isonzo, ha montato il
mortaio. Dimentica forse che la battaglia il cui nome fluviale gli scorre nella
testa durò tre anni di tragedia. Si alza, si volta allo zaino per recuperare il
proiettile forse, o chissà cos'altro manca. Ma davvero poca gente tornò dal
fronte a tre anni di distanza trovando intatta la propria vita, così come
l'aveva lasciata.
i nomi dei luoghi, dei fiumi e delle città sono solo degli optional che servono a quelli delle gite organizzate che visitano i musei con tanto di guida e che prendono appunti o adesso fotograno con i phone. Ci si dimentica di quel che si sente, che si è fatto e soprattutto di chi si è incontrato, di chi si ha condiviso la tazza di tè o solo di acqua o solo di vino di qua o di là dal ponte. Sul treno del Kerala, lento che una tartaruga l'avrebbe superato, una famiglia mi ha offerto dell'acqua con limone e un asciugamano bagnato da casa per rinfrescarmi dal lungo viaggio. Non chiedermi da dove venivo e dove andavo che un nome vale l'altro e non devo scrivere una guida, quella serve per fare soldi per vivere e per vivere bisogna dormire...
RispondiEliminaa me invece ultimamente su un treno una tipa centroafricana mi ha offerto dei cioccolatini. aveva due valige, una letteralmente piena di documenti. un complicato affare di cittadinanza per i suoi due bambini. non ricordo il suo nome ne' esattamente il paese di provenienza. andava in francia, questo lo ricordo, ed era una bravissima tipa.
EliminaIl ragazzo ha sottovalutato il capellone smunto secondo me e comunque Torino non sarà napoli, ma da come guidano non mi pare ci sia tanta differenza :)
RispondiEliminaPensa che poco tempo fa ho visto un capellone così proprio vicino alla stazione, lato via Nizza. Stava lì ad una fermata dell'autobus. Sembrava che aspettasse qualcuno, assorto nei suoi pensieri ... chissà :)
aveva un libro in tasca per caso?
EliminaArmeggiava con uno zaino e un libro in effetti :)
Eliminaun armeggione, praticamente...
Eliminagiusta è la crociata che tanto la riqualificazione vera è quella che avviene davant'ADDIO e la classe operaia va in paradiso, come si dice ai poveri disperati che s'avviavano al fronte...
RispondiEliminane hanno ammazzati tipo sei-settecentomila. solo italiani, solo al fronte e in soli tre anni. e ancora stiamo qui a fare i conti su cosa e come. l'uomo e' un animale cretino.
Eliminatutti davanti a dio, su'... o a scelta in tabaccheria che oggi sulle crociate ci puoi scommettere e se ti va bene te la scampi e puoi dormire di giorno bello riqualificato
Elimina6-700mila davanti a dio, piu' un milione-milione e mezzo di pezzi presentati in anticipo con saldo promesso a milite morto. cmq io non scommetto mai in tabaccheria. preferisco gestire il banco e truccare le crociate.
Eliminae chi sei? Moggi? :D
Eliminano, sono San Salvario.
Eliminaahahahaha.. ah ecco temevo fossi fassino :P
Eliminano, Fassino e' magro scheletrico ma ha i capelli corti.
Elimina(ed è alto ...)
Eliminaio sono altissimo. anzi l'Altissimo.
EliminaMhm da come ti vedo io, ti definirei piuttosto l'unto :P
Eliminaanche l'Appiccicaticcio. o piu' semplicemente "il Sudato".
Eliminail sudario volevi dire
EliminaNe faremo l'ostensione in San Salvario
Eliminal'osteria di San Salvario. 'n artra...
EliminaAl miracolo! Al miracolo!eccezionale, signori! ieri il pessimo s'è fatto la doccia!!
Eliminatra l'altro una delle ultime dell'anno...
Eliminaquando andrò a Torino cercherò il ragazzo grassoccio
RispondiEliminapotresti non riconoscerlo :P
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